Presentati in occasione della Giornata Nazionale contro lo Spreco Alimentare, i dati dell’Osservatorio di Last Minute Market registrano un’inversione di tendenza
ROMA – “Da questi dati emerge una fotografia consolante perché per la prima volta si registra un’inversione di tendenza. Naturalmente siamo ancora lontani dall’obiettivo, ma il fatto che il 66% degli italiani, quindi più di metà della popolazione, ampiamente la maggioranza, ritenga e abbia compreso che c’è una connessione tra spreco alimentare, salute e ambiente è un dato che fa ben sperare”. Così ai giornalisti la sottosegretaria al ministero della Salute, Sandra Zampa, commentando gli ultimi dati sullo spreco alimentare del Rapporto 2020 dall’Osservatorio Waste Watcher di Last Minute Market/Swg presentati oggi al ministero della Salute in vista della Giornata Nazionale di Prevenzione dello spreco alimentare promossa per domani, mercoledì 5 febbraio, dalla campagna Spreco Zero con il patrocinio dei ministeri dell’Ambiente, della Salute e degli Affari Esteri.
Tra le buone pratiche da mettere in campo evidenziate da Zampa “acquistare ciò che serve davvero. Spesso i dietologi dicono che non bisogna fare spesa quando si ha molta fame e si è in una condizione di bisogno, perché si compra molto di più- sottolinea- Sembra una sciocchezza, e invece, l’ho sperimentato personalmente, è assolutamente vero”.
Il traguardo “non è ancora stato raggiunto, tutti i percorsi, però, cominciano col primo passo- aggiunge Zampa in conferenza stampa, ringraziando l’Osservatorio per il suo lavoro di studio e sensibilizzazione- Questo avanzamento dei dati è anche frutto dell’impegno di giovani come Greta Thunberg, dei Fridays For Future e del modo con cui la società accompagna cambiamenti epocali. Da parte del ministero- conclude- c’è la conferma della massima attenzione e la volontà di sostenere chi fa un lavoro in questa direzione”. (DIRE)
Fonte: www.redattoresociale.it