Ognuno di noi, se vuole, può fare la differenza. Mettiamo in fila quei piccoli gesti quotidiani che possono cambiare il futuro del nostro pianeta
E’ stata un fulmine a ciel sereno, quella telefonata. Un improbabile Cavalluccio Parlante mi ha chiesto di aiutarlo a ripulire il mare dalla plastica. E da quando c’è la plastica in mare? Ma poi, cosa posso fare io, umile conduttore radiofonico, per giunta abitante a Milano? Beh, in realtà molto più di quanto pensassi.
Da quando ho accettato la sfida, ho conosciuto ricercatori, politici e attivisti di tutto il mondo che si stanno mobilitando per combattere questa emergenza e grazie a loro ho scoperto un sacco di cose. Prima di tutto che l’Italia, con i suoi acquari, le sue aziende e le sue leggi, su questo tema è all’avanguardia. Che esistono avventurieri, canzoni, opere d’arte e iniziative di ogni genere legate alla plastica. Che ci sono moltissime aziende, grandi e piccole, che stanno facendo la loro parte per rendere più sostenibile il consumo di plastica. E che ognuno di noi, se vuole, può fare la differenza.
Se volete saperne di più vi invito a seguirmi in questo folle viaggio.
Trenta giorni, trenta post-it
Mettiamo in fila quei piccoli gesti quotidiani che possono cambiare il futuro del nostro pianeta.
Filippo Solibello è un conduttore radiofonico che da anni cerca di salvare il pianeta Terra dalla sua più grossa minaccia: l’uomo. Dal 2011 conduce Caterpillar AM, la mattina, su Radio2, mentre negli undici anni precedenti ha condotto la versione pomeridiana dello stesso programma. Nel 2005 ha inventato e lanciato, sempre su Radio2, M’illumino di meno, la campagna sui temi del cambiamento climatico e del risparmio energetico. Molto attivo nella comunità radiofonica europea, nel 2015 ha creato RadioCity Milano, il festival mondiale delle radio.