Il patto educativo al tempo del Coronavirus. Stare a casa non vuol dire sospender un momento di crescita importante, così nasce la proposta di un gioco da fare a casa (scaricabile) e riprendere poi una volta tornati a scuola. Un compito per non lasciare soli i bambini nelle domande che si stanno facendo anche loro.
Siamo adulti: genitori, insegnanti, educatori. Solo che ora alcuni dovranno farlo a distanza, altri farlo un po’ di tempo in più.
Il patto educativo non viene meno. Non può sospendersi.
È un tempo nuovo che interroga tutti. Ci chiede di trovare risposte adeguate e sperimentare soluzioni creative che siano inclusive di tutti gli studenti e non lascino nessuno indietro.
Grazie a Chiara Colombo e Fiorenzo Ferrari mettiamo oggi a disposizione gratuita di tutti gli insegnanti una attività da far fare a casa ai bambini e da loro appositamente pensata per questo diverso tempo di scuola.
Un compito assegnato dalle maestre ai bambini (potete inviarlo ai genitori tramite whatapp o per email e condividerlo sulla vostra pagina fb e instagram).
Un gioco da fare a casa e riprendere poi una volta tornati a scuola. Un compito per non lasciare soli i bambini nelle domande che si stanno facendo anche loro.
Un gioco che implica movimento, osservazione, fiuto.
Perché anche a distanza l’educare passa attraverso il corpo.
Il patto educativo non viene meno. Non può sospendersi.
È un tempo nuovo che interroga tutti. Ci chiede di trovare risposte adeguate e sperimentare soluzioni creative che siano inclusive di tutti gli studenti e non lascino nessuno indietro.
Grazie a Chiara Colombo e Fiorenzo Ferrari mettiamo oggi a disposizione gratuita di tutti gli insegnanti una attività da far fare a casa ai bambini e da loro appositamente pensata per questo diverso tempo di scuola.
Un compito assegnato dalle maestre ai bambini (potete inviarlo ai genitori tramite whatapp o per email e condividerlo sulla vostra pagina fb e instagram).
Un gioco da fare a casa e riprendere poi una volta tornati a scuola. Un compito per non lasciare soli i bambini nelle domande che si stanno facendo anche loro.
Un gioco che implica movimento, osservazione, fiuto.
Perché anche a distanza l’educare passa attraverso il corpo.
I baffi di Michel è un gioco per filosofare con i bambini ‘a distanza’ ora, insieme, tra un po’ di nuovo a scuola.
scarica l’opuscolo cliccando qui:
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