E’ quanto dichiarato da Luigi Conte -Presidente del CSV Brindisi Lecce Volontariato nel Salento , al termine di un’indagine sociale condotta sul campo dallo stesso Centro Servizi, assieme al nazionale CSV Net
“Il CSV Brindisi Lecce- Volontariato nel Salento attraverso un campione di 150 associazioni che impegnano sul territorio delle rispettive province quasi 1500 volontari ha avviato un’indagine sociale di ampio respiro – spiega Luigi Conte, Presidente del CSV – Questo lavoro è stato in grado di scattare una fotografia della società e di effettuare un’elaborazione di dati scaturiti da un’analisi capillare fatta con le associazioni del territorio della provincia di Lecce e Brindisi. Un’operazione sul campo che ha evidenziato come in questa fase storica particolare di emergenza del Coronavirus, se non ci fossero state le azioni portate avanti dalle associazioni, dagli ETS e dai volontari nell’ambito dei territori, le istituzioni avrebbero avuto difficoltà maggiori e una fetta di popolazione , soprattutto nelle maglie più deboli, sarebbe rimasta fuori da molti servizi.
L’emergenza sanitaria-prosegue Conte– ha consentito al mondo del volontariato e del dell’associazionismo di mettersi alla prova sul campo, di fare rete sui territori e rispondere a esigenze basilari della comunità. Ha fatto sì che attraverso il loro servizio, il loro donarsi ogni singolo cittadino non si sia sentito solo e abbandonato . Il CSV Brindisi Lecce- Volontariato nel Salento ha dato la possibilità di coordinare molte associazioni, di consolidare delle reti e di attivare dei circuiti di comunicazione per diffondere capillarmente notizie utili per il territorio e i cittadini. Un ruolo che non ha tralasciato la facilitazione del dialogo tra soggetti con il risultato di creare una sinergia vitale volontari-Istituzioni per limitare e debellare gli effetti dell’epidemia.
Ma il CSV Brindisi Lecce- Volontariato nel Salento – conclude Luigi Conte- da questa minuziosa ricerca avviata sul campo ha potuto trarre anche dati imprescindibili per ridisegnare la sua programmazione annuale, affinché possano esserci risposte nuove alle nuove esigenze emerse in questo arco storico”