Dal punto di vista fiscale, la disciplina delle Aps viene rivista, sia sotto il profilo delle imposte dirette sia per quanto riguarda le ulteriori agevolazioni tributarie
Sul primo fronte, le Aps beneficiano di maggiori attività decommercializzate nonché di uno specifico regime di tassazione forfettaria dei redditi di impresa (articolo 85 Cts). Nello specifico, si considerano non commerciali: 1. le cessioni anche a terzi di proprie pubblicazioni, cedute prevalentemente agli associati e ai familiari conviventi degli stessi in attuazione degli scopi istituzionali ; 2. le vendite di beni acquisiti da terzi a titolo gratuito, a condizione che la vendita sia svolta direttamente dall ente senza intermediari e senza l impiego di mezzi organizzati professionalmente per fini di concorrenzialità sul mercato.
Inoltre, per le sole Aps che abbiano ottenuto il riconoscimento delle finalità istituzionali da parte del ministero dell Interno, sono decommercializzate anche la somministrazione di alimenti/bevande effettuata presso le sedi in cui viene svolta l attività istituzionale e l organizzazione di viaggi/soggiorni turistici (purché ricorrano le condizioni di cui al comma 4 ).
Sempre in tema di attività, le Aps sono gli unici enti nel Terzo settore a mantenere un regime analogo a quello previsto dall’ articolo148 , comma 3 del Tuir, in base al quale si considerano non commerciali le attività svolte in diretta attuazione degli scopi istituzionali verso pagamento di corrispettivi specifici nei confronti degli associati e dei familiari e conviventi. Un aspetto, questo, che potrebbe essere determinante nella scelta di alcuni enti associativi di accedere al Runts: a regime (a decorrere dal periodo di imposta successivo al rilascio dell autorizzazione europea), le associazioni culturali e di formazione extra-scolastica saranno escluse dall’ ambito applicativo dell articolo 148 , comma 3, per cui se vorranno mantenere un agevolazione analoga a quella attuale dovranno necessariamente acquisire la veste di Aps.
Per le attività svolte con modalità commerciali (in via secondaria), le Aps con ricavi annui inferiori a mila euro potranno optare per un regime di tassazione più vantaggioso rispetto agli altri Ets, determinando il reddito di impresa in via forfettaria con applicazione di un coefficiente di redditività del 3% (articolo 86 Cts). In caso di ricavi superiori, invece, sarà possibile scegliere il diverso regime – sempre agevolato – previsto per gli altri Ets non commerciali (articolo 80 Cts) o la tassazione ordinaria secondo le regole del Tuir.
Sul lato delle imposte indirette, oltre alle agevolazioni comuni agli altri Ets (come l esenzione dalle imposte di successione/donazione e ipocatastali per i trasferimenti a titolo gratuito e l applicazione in misura fissa delle imposte di registro e ipocatastali per i trasferimenti immobiliari a titolo oneroso), per le Aps è prevista l esenzione Ires per i redditi degli immobili destinati solo allo svolgimento dell attività non commerciale (articolo85 , comma 7Cts). A queste, si aggiungono le detrazioni/deduzioni per i contribuenti che effettuano erogazioni liberali in denaro o in natura (articolo 83Cts) per incentivare la raccolta di risorse da parte degli enti.
fonte : Sole24Ore