La “pista ciclabile” è solo un ingrediente della mobilità ciclistica. Inizia così l’appello, che riportiamo in forma originale, dell’associazione sportiva che punta a trasformare la città in senso più sostenibile e accogliente
Per una città più ciclabile e per favorire l’uso della bici non è più sufficiente costruire piste ciclabili, servono altre infrastrutture complementari, servono molti altri ingredienti: in primis disincentivare l’uso dell’auto privata (magari tenendo le auto fuori dai centri storici regolamentando meglio gli ingressi, pedaggio urbano da far pagare agli automobilisti non residenti per accedere a zone a traffico limitato), la moderazione del traffico (Isole pedonali, Zone 30, Zone 20, Case Avanzate, Strade Scolastiche ecc.), interventi di “Traffic Calming” (più sicurezza agli incroci, attraversamenti con dossi, restringimenti di carreggiata etc.) più severità e intransigenza verso le soste vietate e soste in doppia fila degli automobilisti, l’intermodalità e l’integrazione tariffaria (bici sui bus, bici stazioni), incentivi per chi fa shopping in bicicletta oppure usa i mezzi pubblici, maggior numero di rastrelliere e politiche contro il furto delle bici, migliorare e investire sul Trasporto Pubblico Locale, diffusione di una cultura della bicicletta e della mobilità sostenibile da parte del dell’Amministrazione Comunale attraverso attività di promozione e comunicazione.
Ora quel che conta è il numero di cittadini che effettivamente usa la bici e non quanti sono i KM di ciclabili in città.
Meno auto nelle strade (e dunque anche più ciclisti in circolazione) non significa soltanto meno inquinamento, ma anche più sicurezza per tutti gli utenti della strada come dimostrano i dati della campagna “Safety in Numbers, promossa dalla Federazione inglese dei ciclisti: cioè che esiste una correlazione tra ciclabilità e riduzione dell’incidentalità, che a sua volta porta un ulteriore aumento dei ciclisti.
Lecce è da sempre AUTOCENTRICA e risulta la città pugliese con più auto circolanti = 68 ogni 100 abitanti, mentre la media nazionale è 62 ogni 100 abitanti.
Un’automobile occupa spazio anche quando è ferma: il 50% del suolo delle città è dedicato a strade, parcheggi, stazioni di servizio etc, ma oltre a rubare spazio, le auto rubano anche la bellezza del paesaggio, l’aria, il silenzio e vite umane
Le battaglie di FIAB (Federazione Italiana Ambiente e Bicicletta) sono e saranno quelle sul diritto allo spazio pubblico che ci è stato negato da uno sviluppo urbanistico spropositato che ha cambiato in peggio le città in favore dell’auto e privato lo spazio pubblico di relazioni sociali
Ora ci aspetta una sfida importante…in una città dove togliere i parcheggi (o farli pagare) solleva proteste e fa perdere voti.
La mobilità sostenibile, oltre ad essere una forma di libertà e democrazia, è uno dei più importanti diritti sociali, e va garantita a tutti.
FIAB Lecce rimane a disposizione e sempre pronta al dialogo con l’ Amministrazione Comunale per fornire suggerimenti durante le fasi di progettazione.
in foto la presidente A. De Carlo