La proposta di Borgomeo di utilizzare fondi non ancora spesi e riprogrammare alcuni di quelli strutturali europei a sostegno delle organizzazioni di terzo settore nel Sud Italia “non è caduta nel vuoto”, assicura il presidente della Fondazione Con il Sud, indicando una serie di confronti con i collaboratori del Ministro Provenzano.
La proposta avanzata da Borgomeo sulle pagine del Mattino, infatti, chiedeva di mettere in campo un intervento a sostegno del terzo settore mediante la concessione di contributi a fondo perduto da erogare a tutte le organizzazioni che abbiano dei requisiti minimi di continuità, esperienza e presenza sui territori dirottando risorse come quelle del Pon Inclusione 2014-2020 non ancora utilizzate e disimpegnando risorse Fse destinate a progetti che, vista l’attuale situazione, potrebbero risultare di difficile realizzazione. Al governo anche la proposta di un sostegno da parte della Fondazione con il Sud come segreteria tecnica.
Nell’attesa di una presa di posizione ufficiale del governo in merito alla proposta, la Fondazione con il Sud ha già stanziato un milione di euro come contributo volontario aggiuntivo alla dotazione iniziale del Fondo di garanzia rotativo a sostegno del terzo settore coordinato da Acli e e alimentato dalle Fondazioni di origine bancaria. Uno strumento, il fondo, per favorire l’accesso al credito delle organizzazioni del terzo settore e che permetterà, secondo le fondazioni, l’erogazione di alcune decine di milioni di euro di finanziamenti.
Anche per quanto riguarda gli stessi bandi della Fondazione, sono state adottate delle misure per andare incontro al terzo settore e per creare condizioni affinché i progetti in corso possano dare una risposta anche nell’emergenza. “
Abbiamo adottato delle linee guida per tutti i progetti in corso – aggiunge Borgomeo -, soprattutto per quelli rivolti al contrasto alla povertà educativa minorile”, che al momento conta oltre 300 progetti attivi. Le linee guida rispondono a tre obiettivi. “Il primo è quello di consentire sospensioni dei progetti e rimodulazioni – spiega Borgomeo -. Il secondo obiettivo è di arricchire i progetti in relazione all’emergenza coronavirus. Abbiamo consentito investimenti in attrezzature per la didattica e l’assistenza a distanza e consentiremo investimenti per realizzare scuole estive per coinvolgere i ragazzi durante l’estate, se le condizioni lo permetteranno”. Il terzo obiettivo riguarda il sostegno agli operatori. “Se i progetti si fermano gli operatori rischiano di rimanere senza compenso – spiega Borgomeo -. Per questo, abbiamo deciso che per quegli operatori che non abbiano nessun altro intervento, come ad esempio la cassa integrazione, possano scaricare il costo per un paio di mesi sul progetto”.
L’emergenza, però, non stravolgerà il lavoro della Fondazione con il Sud, assicura Borgomeo. “Continueremo il nostro lavoro, sceglieremo degli ambiti più urgenti, ma sempre tenendo conto delle nostre dimensioni, altrimenti si fa l’errore di impiegare risorse nell’emergenza ottenendo risultati parziali e bruciando le prospettive di una strategia lunga, che è quella di rafforzare l’infrastrutturazione sociale”. Attenzione garantita all’emergenza, quindi, ma “nessun mutamento sostanziale di missione”, conclude Borgomeo.