Parte del ricavato sarà usato per finanziare progetti a sostegno dello sviluppo locale della città. È l’ambizione di FairBnb, piattaforma web che si propone come “sostituta etica” ad AirBnb, l’applicazione che permette di affittare la propria casa, per brevi periodi, senza la mediazione delle agenzie immobiliari
È l’ambizione di FairBnb, piattaforma web che si propone come ‘sostituta etica’ ad AirBnb, l’applicazione che permette di affittare la propria casa, per brevi periodi, senza la mediazione delle agenzie immobiliari. Amsterdam, Barcellona, Venezia e Bologna sono le prime quattro citta’ dove, dalla primavera, sara’ possibile cercare una stanza o una casa anche su FairBnb. “Noi finanziamo progetti sociali grazie alle spese di commissione che normalmente vengono trattenute dalle altre piattaforme come Airbnb“, spiega Damiano Avellino, uno dei fondatori di Fairbnb Bologna. In pratica, “il 20% della percentuale che trattengono dall’affitto e’ lasciata agli utenti che potranno scegliere a quale progetto di comunita’ tra quelli disponibili affidarla”.Anche i progetti tra cui scegliere arrivano ‘dal basso’, infatti saranno le stesse comunita’ e associazioni a proporsi al portale, per questo i fondatori sono alla ricerca di cooperative e persone che abbiano voglia di collaborare aprendo dei punti di supporto locale e sono in contatto anche con realta’ gia’ esistenti.Fairbnb e’ una piattaforma cooperativa (fa parte del circuito del ‘platform cooperativism’), che a differenza di quelle ‘estrattive’, da’ valore ai dati e al parere degli utenti che diventano parte integrante de progetto. Da gennaio Faribnb sara’ online in versione ‘demo’ e iniziera’ la ‘caccia’ ai futuri host e ai progetti da supportare.
FONTE : REDATTORE SOCIALE