Nasce dal lavoro etico e dall’idea di una coppia italo americana, il nuovo materiale che potrebbe salvare il mondo dalla plastica
A metà di questo secolo i nostri mari rischiano di essere abitati più da plastica che da pesci. Massimo Massarotto e sua moglie Molly hanno avuto un’idea che si è tramutata in un prodotto innovativo, ecologico e allo stesso tempo etico. Il suo nome è Apepak: teli di cotone biologico a filiera etica imbevuti di cera d’api che permettono di sigillare gli alimenti (esclusa la carne cruda e i prodotti oleosi).
Riutilizzabili e lavabili, garantiti per almeno cento utilizzi questi quadrati di stoffa si presentano come il sostituto ideale della pellicola per alimenti, risparmiando così all’ambiente l’immissione di altra plastica.
Apepak è fatto di cotone biologico certificato Global Organic Textile Standard, o riciclato dagli avanzi dei laboratori tessili italiani. La cera d’api, la resina di pino e l’olio di jojoba sono forniti da apicoltori e aziende italiane, con quindi una grandissima cura per i dettagli e le materie prime
La realizzazione di questo super materiale è affidata alla cooperativa sociale Sonda onlus, realtà nata una ventina di anni fa in ambito dipendenze.Il prodotto Apepak è particolare e permette anche a una persona con difficoltà di realizzarlo mettendoci del proprio e di farlo come lavoro. Di solito i nostri lavori erano di assemblaggio- spiega Francesca Amato, vice presidente della cooperativa sociale Sonda onlus– mentre in questo caso si tratta di realizzare un prodotto dall’inizio alla fine. Dalla ricerca dei materiali alla spedizione è tutto fatto dai soci lavoratori della cooperativa sociale «in questo modo tutti si sentono protagonisti ed è un lavoro artigianale».
Ma come funziona Apepak? «La cera d’api è naturalmente antisettica e idrorepellente, tende quindi a non sporcarsi. Lo si può lavare con acqua fredda e sapone naturale. Noi abbiamo messo come livello di utilizzo un centinaio di volte», dice con entusiasmo Massarotto che ha un obiettivo: avere Apepak in tutti i supermercati. «La speranza è quella di dare a tutti l’opportunità di poter acquistare un prodotto che è una vera alternativa all’usa e getta che sta uccidendo il nostro ambiente. Perché anche se è molto importante il riuso e il riciclo, la vera scommessa è non produrre inquinanti», conclude.
Del resto il prodotto promette di risparmiare un metro quadrato di pellicola di plastica a ogni utilizzoe allo stesso tempo chi acquista un kit (contenente da due a tre quadrati di Apepk di diversa misura) contribuisce a remunerare il lavoro di un socio svantaggiato della cooperativa sociale Sonda. Insomma ecologia ed etica si danno la mano.
fonte vita.it