Le principali fonti di finanziamento per le Odv (Organizzazioni di Volontariato) e, in generale ETS (Enti di Terzo settore) dove operano Volontari, finalizzate a reperire risorse e sostenere le proprie attività sono:
- autofinanziamento o tesseramento da parte dei soci e dei volontari;
- ricerca di sponsor e finanziatori esterni;
- organizzazione di specifici eventi per la raccolta di fondi;
- la partecipazione a bandi e/o premi.
Non tutte le associazioni riescono ad accedere a tutte queste opportunità, per mancanza spesso di tempo, risorse umane e informazione. Alcune, infatti, si concentrano sul rapporto con il pubblico (convenzioni, partecipazione a bandi…), altre solo con i privati (sia persone fisiche che imprese, fondazioni…). Certamente sarebbe opportuno, anche per una piccola associazione, diversificare le “entrate” al fine di ottenere un equilibrio tra le varie fonti di finanziamento (founding mix) soprattutto in questo momento storico che vede la progressiva riduzione delle risorse dal pubblico.
L’autofinanziamento da parte dei soci e dei volontari
L’autofinanziamento, nella forma della quota associativa, è la modalità più diffusa di raccolta di denaro. Un’idea potrebbe essere quella di differenziare le categorie e far corrispondere a ciascuna una diversa quota di adesionead esempio:
- soci ordinari: disposti a versare una quota annua e dimostrano un tiepido interesse per le iniziative;
- soci sostenitori o benemeriti: disposti a versare una quota piu’ consistente e dimostrano sensibilità a sostenere particolari appelli fatti nel corso dell’anno;
- soci perpetui: disposti a un versamento, magari considerevole, una tantum;
- soci giovani: ammessi a versare una quota ridotta e a trasformarsi, nel tempo, in soci ordinari.
La ricerca di sponsor e di finanziatori esterni Lo sponsor
Uno sponsor è un soggetto esterno che viene coinvolto dall’organizzazione in un rapporto privilegiato di collaborazione dal quale entrambi ottengono un vantaggio: il vantaggio per l’organizzazione di volontariato è, in primo luogo, ma non solo, la raccolta di finanziamenti; per lo sponsor può essere un guadagno di immagine accompagnato anche, grazie alle normative vigenti sulle Organizzazioni non lucrative di utilità sociale (Onlus), da un relativo vantaggio fiscale.
La sponsorizzazione può riguardare specifiche attività o azioni (ad esempio: finanzia la realizzazione di un giornale, finanzia l’acquisto di un automezzo,… sponsorizza con un apposito finanziamento la ristrutturazione di un immobile di proprietà dell’organizzazione) o può riguardare, più in generale, l’immagine complessiva dell’organizzazione: (i camici dei volontari …, la carta da lettere dell’Associazione…, …). La sponsorizzazione può anche essere in “natura”: computer che vengono dismessi, o nuovi, di proprietà di una ditta costruttrice.
Potrebbe essere un’idea quella di chiedere a qualche azienda insediata nel vostro territorio di contribuire alla buona riuscita di una manifestazione, nella fattispecie un’azienda specializzata nel catering o di addobbi floreali.
Un’altra possibile via da percorrere è quella di legare l’associazione ad un’azienda locale che gode di buona visibilità sul territorio, (prodotti tipici, vino, olio, ecc) e organizzare una fiera benefica o un’asta di beneficenza.
In questo caso, saranno le locandine o i biglietti d’invito alla manifestazione a diventare il veicolo tramite cui segnalare la sponsorizzazione fatta dalle aziende interessate.
Il finanziatore esterno
Un soggetto esterno che affida all’organizzazione, dietro il pagamento dei costi sostenuti, la gestione di una attività o un servizio che altrimenti non sarebbe in grado di erogare. E’ tipicamente il caso degli enti pubblici (comuni o consorzi di comuni, provincia, regione…) che si “convenzionano” con le organizzazioni di volontariato.In caso di convenzione tra organizzazione di volontariato ed altri soggetti l’organizzazione deve prevedere tutti i costi - diretti e indiretti - relativi allo svolgimento delle attività previste nella convenzione (rimborsi spese, costi assicurativi, costi per la formazione, costi per la informazione sul servizio, costi per la ricerca di volontari specifici, specifici costi organizzativi - quali l’introduzione di professionisti per lo svolgimento di alcune azioni a sostegno del gruppo di volontari,..).
Periodo estivo: perché non organizzare un campo estivo attraverso apposita convenzione con i comune? I centri estivi nascono dall’esigenza, per molte famiglie, di trovare nei mesi di chiusura delle scuole, un punto di riferimento sicuro per i propri figli, da far vivere come momento d’aggregazione, crescita, divertimento e sport.
Per i disabili, tale periodo coincide, oltre che con la chiusura delle scuole, anche con quella dei centri di riabilitazione, quindi il campo estivo rappresenta l’unico momento di socializzazione ed integrazione. Obiettivo trasversale è creare un’occasione straordinaria di scoperta di se, di sperimentazione delle proprie capacità di autonomia di vita comunitaria, di sospensione radicale del contesto abituale di vita, di esperienza di un tempo totale e continuo di vita associata e un occasione di necessario adattamento attivo e condizioni di vita nuove e diverse.
L’organizzazione di specifici eventi per la raccolta fondi
Gli eventi possono consistere in qualunque tipo di manifestazione: momenti di riconoscimento pubblico, colazioni, cene o ricevimenti, una maratona, biciclettata, una vendita di ortensie, di arance o della uova di Pasqua nella piazza della citta’, una tombolata a Natale, un’asta, o una combinazione di varie iniziative.
E’ possibile coinvolgere:
- volontari, soci, familiari e amici dei soci e dei volontari, soggetti destinatari delle attività e loro familiari, aziende private presenti sul territorio, enti privati (chiese, fondazioni,..), enti pubblici….tutti quelli che conoscete!
L’obiettivo principale della maggior parte degli eventi speciali e’ quello di raccogliere denaro per l’associazione o per un progetto specifico di essa; tuttavia, questo non deve essere il solo scopo perchè l’evento crea un contatto personale che nessun altro strumento di fundraising puo’ creare ed è un ottimo strumento di comunicazione.
Potreste quindi organizzare una cena di solidarietà presso una struttura ricettiva di qualche amico o conoscente che crede o è sensibile alla vostra buona causa. É chiaro che son avete questa fortuna un consiglio è quello di insistere con qualche persona che faccia da tramite, sensibile e “influente”. Accordatevi per un buon catering (se riusciste ad abbattere totalmente i costi del catering sarebbe perfetto!vedi sopra “Lo sponsor”). Dovreste poi pubblicizzare l’evento attraverso tutti i canali che avete a disposizione e tramite il passa parola che funziona sempre! Chiarire che si tratta di una cena benefica il cui scopo è quello di reperire fondi per portare a termine un progetto a cui tenete tanto e che sarebbe di grande utilità per i vostri “ospiti” e le loro famiglie. La comunicazione deve essere sintetica ed esauriente, specificate bene il progetto a cui andrà la quota sociale.
Durante la cena il presidente o un delegato saluteranno e ringrazieranno presentando (anche se è nota ai partecipanti) l’associazione, percorrendo i punti salienti del suo servizio sul territorio e il progetto specifico per cui state chiedendo il sostegno.
Per una cena di solidarietà la quota sociale si aggira solitamente intorno a 15 euro, molto dipende però da quello che si intende offrire e dal target che volte fare intervenire.
Se è prevista musica o intrattenimento contattare la SIAE competente per territorio.
E’ importante avere cura di “registrare” ogni contatto, ciascuno è prezioso per il vostro database, questo vale per tutte le attività relative alla vostra associazione.
La partecipazione a bandi e premi
Una particolare forma di finanziamento è la partecipazione a bandi e premi, intendendo come “bando” un processo di erogazione di risorse destinate a realizzare iniziative e come “premio” un processo di erogazione di risorse destinato a valorizzare iniziative e attività già realizzate.
Questa forma di accesso a finanziamenti, a differenza di quelle illustrate in precedenza, pone normalmente indicazioni precise relative alle diverse attività delle organizzazioni, è quella quindi per la quale più sono necessarie specifiche ricerche personalizzate sulla singola organizzazione.
Queste forme di finanziamento si distinguono:
- per soggettività dei beneficiari (ciò che sei)
- per definizione delle attività (ciò che fai)
- per localizzazione delle attività e dei beneficiari (dove sei)
5 per mille
qualche consiglio:
1-fare in modo che il vostro codice fiscale sia a portata di manodel vostro sostenitore e dei vostri consulenti e CAAF di riferimento, al momento della dichiarazione dei redditi.
Potrebbe essere un’idea quella di utilizzare una piattaforma gratuita per l’invio di sms e inviarli ai vostri contatti (Gratis su internet ve ne sono diverse) lanciando un SMS “virale”, ovvero chiedere di inoltrare il messaggio con il codice fiscale a piu’ amici possibili. In questo modo avrete la possibilità’ di raggiungere anche persone nuove.
2- contattare i patronati, i CAF, gli ordini dei commercialisti per raccomandare la vostra associazione.
Oltre ad inviare loro locandine e email come promemoria, ricordate loro che per la vostra odv il sostegno ricevuto attraverso questo strumento è importantissimo.
3- inviare la mail di promemoria indicativamente una volta al mese.
Considerato che il periodo per la compilazione della dichiarazione dei redditi e’ molto lungo (va da Marzo a Giugno/Luglio), e’ bene inviare piu’ volte la mail con tutte le istruzioni.
4-“tracciare”i (potenziali) sostenitori.
Purtroppo la modalita’ di sostegno del 5 per mille e’ anonima e non da’ alcuna possibilita’ di rintracciare i nominativi dei sostenitori. Alcune associazioni, però, hanno avuto delle ottime idee per raccogliere “promesse” di donazione e, quindi, nominativi preziosi. Per esempio organizzando un concorso a premi riservato a tutti colori che inviano la loro promessa di donazione del 5 per mille. Se il concorso a premi per voi e’ impegnativo, potete semplicemente promettere di inviare un “ringraziamento speciale”.
Fundraising di “fine anno” - Un mini-piano
- OGGI: concentra l’attenzione su un progetto specificosu cui costruire un appello/richiesta in occasione di una festa o qualunque altro evento pensato ad hoc. Può andare bene anche un progetto che è stato in parte realizzato. Sul sito ho avuto modo di conoscere che l’associazione dispone di un locale attrezzato per accogliere settanta disabili dove si svolgono attività formative e ricreative. Necessita di ristrutturazione e adeguamenti vari, mancano ancora gli arredi, pertanto la buona causa per cui chiedere un sostegno potrebbe essere proprio questo progetto che è concreto e visibile.
- PROSSIMA SETTIMANA: invia una mail ai donatori, potenziali e reali, sintetizzando il progetto, la ricaduta sociale e i benefici che avranno gli ospiti e la comunità tutta. Lo scopo di questa mail è di introdurre i potenziali donatori al progetto attraverso una storia che parli dello stesso. Nella mail possibilmente mostra delle fotografie, evidenzia i progressi che sono stati fatti, ringrazia esplicitamente i donatori che già hanno donato.
- ALL’INIZIO DI DICEMBRE: invia una lettera al donatore. Il contenuto può essere simile a quello della mail, adattato al formato cartaceo: qui chiedi una donazione, magari formulando una richiesta precisa e gli obiettivi che con esso si intendono realizzare (elencali: obiettivo 1 è xxx, obiettivo 2 è xxx).
- A META’ DICEMBRE: invia una mail alle persone a cui hai inviato la lettera. Ricorda la finalità delle loro donazione e che è possibile anche donare donare anche online, attraverso il sito. Importante rammentare che la donazione è deducibile.
- Sollecita le aziende del territorio.
- INFINE:invia una lettera di ringraziamento a tutti. Per chi dona online prevedi una mail di ringraziamento o anche un video.
A gennaio è il momento di fare un report per verificare i risultati della raccolta fondi.
Dicembre - gennaio sono mesi in cui potreste dare vita a mercatini solidali e tombolate di beneficienza.
NB.queste alcune indicazioni, la materia e gli strumenti riferibili ad essa sono molteplici ma non tutti adatti alla missiono alla struttura di ciascuna associazione.
Il 5 per mille è un meccanismo che permette ai contribuenti (persone fisiche) di destinare, a favore di determinati soggetti giuridici (beneficiari), una parte delle imposte, comunque dovute, sui redditi prodotti nell’anno precedente. Si tratta di un meccanismo di “sussidiarietà fiscale” perché non è un’imposta aggiuntiva, ma sottrae allo Stato una quota delle tasse da destinare ad attività e soggetti specifici.
Il decreto del presidente del Consiglio dei ministri del 7 luglio 2016 ha modificato il precedente decreto del 23 aprile 2010 introducendo una serie di novità in merito agli adempimenti necessari per l’iscrizione nell’elenco dei beneficiari.
Le novità
La novità è la “stabilizzazione”: l’iscrizione al 5 per mille, a meno che non si perdano i requisiti o non intervengano delle modifiche nell’assetto associativo, è permanente.
Come ripreso e specificato dalla circolare 5/E dell’Agenzia delle Entrate del 31 marzo 2017, infatti, l’iscrizione è necessaria solo per gli enti che non risultavano iscritti al 5 per mille 2016 e che quindi non sono presenti nell’elenco pubblicato dall’Agenzia delle Entrate.
Da sapere
1. Una associazione che ha fatto correttamente domanda di 5 per mille nel 2016 e che risulta nell’elenco permanente NON DEVE ripresentare domanda e negli anni seguenti;
2. Eventuali errori rilevati nell’elenco permanente o variazioni intervenute (codice fiscale errato, sede legale modificata) devono essere comunicati entro il 20 maggio di ogni anno, dal legale rappresentante dell’ente richiedente o da un suo delegato, presso la Direzione regionale dell’Agenzia delle Entrate territorialmente competente;(con apposita modulistica)
3. Una associazione che ha fatto domanda di 5 per mille nel 2015 (o antecedenti) ma non nel 2016 DEVE ripresentare la domanda;
4. Una associazione che non ha mai fatto domanda di 5 per mille DEVE presentare, ex novo, la domanda per essere ammessa al beneficio del 5 per mille.
Il Csv Salento supporta le Organizzazioni di Volontariato nella procedura prevista dall’Agenzia delle Entrate perché possano concorrere, senza alcun costo, al beneficio in oggetto.
Per info chiamare il 0832/392640
Il CSV Salento offre opportunità di finanziamento per sostenere i progetti delle associazioni di volontariato del territorio.
Il miglior modo per essere sempre aggiornati sui bandi, le opportunità e i percorsi formativi legati ai finanziamenti al Terzo Settore è aderire al CSV Salento.
Scarica dal pulsante in basso il modulo di adesione per scoprire tutti i vantaggi riservati alle OdV aderenti al CSVS!
Attraverso il contatto quotidiano che il CSV Salento intrattiene con le Organizzazioni di Volontariato del territorio, è emersala necessità di strutturare e avviare un servizio “Orientamento al Volontariato” in grado di unire le esigenze delle associazioni che cercano risorse volontarie e quelle dei singoli cittadini che vorrebbero avvicinarsi al mondo del volontariato.
A tal fine il CSV Salento ha progettato il servizio “Cerco/Offro”:si tratta di uno sportello informativo, di orientamento aperto a tutti coloro che cercano un luogo “alternativo” dove esercitare concretamente la propria cittadinanza e la voglia di fare qualcosa per gli altri.
Per ulteriori informazioni, contattare De Vito Veronica per la sede CSVS di Lecce – Via Gentile, 1allo 0832/392640 – 392/9084187 e Taliani Maria Grazia per la sede CSVS di Corsano Via Campania snc al 392/9818705
Per le organizzazioni di volontariato e le associazioni di promozione sociale con sede nella provincia di Lecce, è possibile richiedere una consulenza telefonica, via email o fissare un appuntamento per ricevere informazioni su avvisi, bandi e linee di finanziamento regionali, nazionali ed europee per il Terzo Settore tramite l’indirizzo email: [email protected]
Ottobre, 2020
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